Ashasa La Rioja
| Età | 42 |
Altezza | 175 cm |
Peso | 61 kg |
| Occhi | Verde chiaro |
Carnagione | Chiara |
Capelli | Neri |
Statistiche
| Forza | 500 |
Mente | 500 |
Salute | 700 |
| Energia | 700 |
Carisma | 3552 |
Mana | 0 |
| Esperienza | 3 |
Allineamento | Neutrale |
Descrizione
Ashasa è bellezza scolpita dalla leggenda, fragile come la seta eppure temprata come l’acciaio. I suoi occhi — due smeraldi antichi — custodiscono il mistero di chi ha vissuto mille vite, pur senza ricordarne alcuna. C'è nel loro sguardo una scintilla antica, profonda, che si insinua silenziosa in chi la osserva. La sua pelle, di porcellana velata da un respiro rosato, sembra quasi brillare alla luce del crepuscolo, mentre labbra piene e delicate sfiorano i silenzi come fossero promesse non dette. I lunghi capelli neri, mossi come le maree da una brezza invisibile, incorniciano un volto di sovrana e guerriera, con la grazia di una regina dimenticata dai poemi e la fermezza di chi ha scelto di non arrendersi mai.
Nulla può offuscare l’aura di malinconica potenza che la circonda. Ashasa è la fiamma che arde quando tutto il resto svanisce: un faro nella nebbia di un mondo al tramonto.
Storia
C’è chi la chiama la guardiacaccia del Re, chi la ricorda come la consigliera che parla con le creature del bosco.
Ma chi l’ha incontrata davvero, anche solo per un istante, sa che lei è qualcosa di più antico.
È terra e vento, respiro e anima.
Il suo passato è un sentiero spezzato, avvolto nella nebbia.
Un nome dimenticato, una vita ricostruita pezzo dopo pezzo, senza chiedere nulla in cambio se non la libertà di essere se stessa.
Ashasa è il nome che ha scelto.
Non per nascondersi, ma per rinascere un poco come fanno gli alberi dopo il fuoco.
Nel casale dei Guardiacaccia è il cuore che non smette di battere: guida, giudice e custode di chi vi trova casa.
Chi le è accanto sa che dietro il rigore si cela un calore profondo, una compassione che ha imparato a proteggere dietro il silenzio.
C’è stato un tempo in cui ha creduto nell’amore, e quell’amore ha avuto un nome.
Atos.
Ma le parole non bastano quando i fatti non sanno sostenerle.
La fiducia, una volta spezzata, non si ricompone: resta una linea d’ombra tra ciò che era e ciò che non sarà più.
Ashasa non ne parla. Non ne ha bisogno.
Ha imparato che l’amore può essere forza, ma anche inganno, e che a volte si protegge chi si ama lasciandolo andare verso il proprio destino.
Oggi è di nuovo sola, ma non vuota.
Cammina tra le foreste di Æthelion con passo sicuro, seguita dalle falene cremisi che la avvertono dei pericoli e dalle ombre che sanno il suo nome.
È il respiro antico del bosco, la mano che guarisce e il giudizio che pesa.
Un asilo sicuro — per chi cerca rifugio, o per chi osa affrontare la verità.
Equipaggiamento |
Privilegi |
Attacchi |
Altro |
Animali / Famigli
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Takurr
(Cane)
Descrizione: Un tempo, accanto a lei, camminava Takurr, un cane lupo dal manto scuro e lo sguardo profondo. Per quindici anni fu il suo compagno più fedele: ombra silenziosa nei viaggi, guardiano instancabile nelle notti senza luna. Quando il tempo lo reclamò, Ashasa lo seppellì sotto gli alberi che avevano percorso insieme, dove la terra profuma ancora di libertà.
In quegli anni luminosi riuscì perfino ad avvicinare un giovane drago. Un legame fragile e profondo li unì per un breve tempo, fatto di silenzi, rispetto e mistero. Ma con il calare del caos, Ashasa lo lasciò andare, perché tornasse ai cieli e ai suoi simili. Un addio silenzioso, colmo di affetto, che le ha lasciato nel cuore il battito delle ali mai dimenticate.