Ennon è un gigante di parole lente e ponderate, ma quando si alza in battaglia, scuote la terra sotto i suoi piedi. La sua figura è leggendaria: ogni suo passaggio tra le città è celebrato come l’apparizione di una stella cadente.

Ama banchettare, scolpire simboli runici nella pietra viva, e raccontare storie antiche sotto le stelle ai giovani di ogni razza, perché ogni popolo possa ricordare che la grandezza non è solo forza… ma anche memoria, sacrificio e speranza.

Nato durante la Prima Era del Ferro, Re Ennon è un gigante che ha visto l’ascesa e il declino di interi imperi. Fiero e saggio, ha guidato il suo popolo per oltre vent’anni con mano ferma, prima nel glorioso Regno di AlterEgo, poi tra le complesse alleanze dei Cinque Regni.

Durante una lunga spedizione verso terre inesplorate, fu proprio Ennon a scoprire l’Isola di Æthelion: un luogo remoto, avvolto dal mistero, dove la terra stessa sembra sussurrare antichi segreti. Colpito dalla potenza primordiale di quell’isola, comprese che lì avrebbe potuto nascere un nuovo inizio per il suo popolo.

Fu sulla via del ritorno da Æthelion che il destino lo colpì: una tempesta improvvisa travolse la sua nave, scaraventandolo sulle coste lontane dei Cinque Regni. Privo di esercito e corona, naufragò come un uomo qualunque.

A trovarlo fu Dehimar, che lo soccorse e curò, riconoscendolo non dal titolo, ma dallo sguardo di chi ha portato il peso del mondo sulle spalle.

Ma Ennon non era più il giovane sovrano che aveva marciato tra le leggende. Era un gigante segnato, sopravvissuto al proprio passato, testimone della frattura di un mondo ormai irrecuperabile.

Con il cuore colmo di rimpianto, ma lo sguardo rivolto al domani, prese una decisione.

“AlterEgo è troppo vasta. Troppo frammentata. Non si può più salvare.”
Nacque così l’idea di un esodo. Una nave colossale venne ordinata, una vera e propria arca, destinata a trasportare i superstiti, i fedeli e tutti coloro che ancora credevano nella promessa di un futuro diverso. Un futuro che avrebbe preso forma proprio su Æthelion, la terra che lo aveva affascinato.