Forma faerica

Alta circa quindici centimetri, Iris fluttua con grazia sopra l'acqua che le ha dato la vita. Ha un viso minuto, occhi color cielo limpido e capelli corti, di un azzurro tenue come l'alba. Due ali di libellula, sottili come vetro vivo, si aprono sulla schiena, vibrando appena con ogni emozione. Intorno a lei si diffonde una tenue aura argentea, indossa spesso un semplice abito lilla e una coroncina di frammenti di conchiglie, simbolo del suo legame profondo con l'acqua e i suoi misteri.

Forma umana

Assume i tratti di una giovane donna dai lineamenti delicati, occhi chiarissimi e capelli biondi, corti e spettinati dal vento, alta appena 1.64 centimetri. Indossa vesti di lino chiaro, morbide e naturali. Il corpo è flessuoso, sobrio, animato da una timida sensualità.

Forma animale

Un cigno bianco, elegante e silenzioso, che scivola sull'acqua come fosse parte

Iris non ha un passato da raccontare, né ricordi da rimpiangere.
È nata ora, nel presente, come nuova figlia del Lacus Faeris.
Un giorno qualunque, in un pomeriggio sereno, il tocco leggero di una libellula color blu elettrico sfiorò l'acqua immobile del lago. Dal punto in cui le ali tremarono sulla superficie nacque lei. Era il tempo in cui, fra i giunchi, cominciavano a fiorire gli iris selvatici. Come loro, Iris sbocciò silenziosa: fragile e lucente, nata dal bacio tra l'acqua e il cielo.
Quando prova emozioni intense, che siano gioia, meraviglia, tristezza o amore, i suoi occhi si velano di lacrime silenziose, come se l'acqua, il suo elemento, trovasse in lei una via d'uscita gentile.
Non porta il peso del prima, né conosce ancora il timore del dopo.
Esiste per osservare, per apprendere, per farsi baluginio tra le fronde, sussurro tra i canneti, eco di bellezza senza tempo. È nuova al mondo, ma in lei vive l'antico canto dell'acqua che sa custodire e accogliere ogni cosa.